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DERMATOLOGIA

La dermatologia è la branca della medicina che si occupa dello studio, della diagnosi e del trattamento delle malattie della pelle, dei capelli e delle unghie.
Essa comprende una vasta gamma di condizioni, dalle piĂą comuni come acne e dermatiti, a malattie piĂą complesse come psoriasi e melanoma.

Organizzazione
I tessuti

Un tessuto è un raggruppamento di cellule aventi forma struttura e funzioni simili, tenute insieme da una sostanza intercellulare più o meno abbondante e di composizione e consistenza variabile da tessuto a tessuto.
I principali tessuti sono:

  1. tessuto epiteliale;
  2. tessuto connettivale;
  3. tessuto muscolare;
  4. tessuto nervoso.

Tessuto epiteliale
Il tessuto epiteliale è costituito da cellule strettamente addossate tra loro, per cui gli spazi extracellulari sono estremamente ridotti.
Negli epiteli le cellule sono tenute insieme per mezzo di particolari modificazioni delle membrane di cellule adiacenti, che possono incastrarsi l’una nell’altra saldando strettamente tra loro le cellule epiteliali. Sono spesso presenti strutture di collegamento particolari, che formano, nell’insieme, il complesso giunzionale.
Distinguiamo epiteli di rivestimento, che rivestono le superfici corporee (con funzione protettiva, assorbente ecc.), epiteli ghiandolari (a funzione secretiva), epiteli sensoriali (come i recettori gustativi e quelli olfattivi).
L’epitelio poggia sempre sul tessuto connettivo sottostante che lo sostiene e lo nutre: a esso, infatti, si fissa, mediante l’interposizione della membrana basale (uno straterello denso a composizione complessa), attraverso la quale, inoltre, diffondono le sostanze nutritive, che giungono all’epitelio dai vasi sanguigni del connettivo, essendo l’epitelio privo di vasi propri (per la scarsità dello spazio extracellulare).

Epiteli di rivestimento.

Gli epiteli di rivestimento possono essere distinti, in base al numero di strati di cellule che li compongono, in:

  1. epitelio semplice o monostratificato, costituito da un solo strato di cellule;
  2. epitelio composto o pluristratificato, costituito da piĂą strati di cellule;
  3. epitelio pseudostratificato o a più file di nuclei, costituito da un solo strato di cellule, che hanno però i nuclei disposti ad altezze diverse del corpo cellulare, simulando così vari strati cellulari.
  4. epitelio pavimentoso, costituito da unico strato di cellule piatte e con forma irregolare, in contatto con delle interdigitazioni fini e fitte. Grazie al loro spessore, permette molta permeabilitĂ , riveste infatti superfici deputate al trasporto passivo di gas o fluidi: presente negli alveoli polmonari, in alcune aree dei reni, nell'orecchio, formando inoltre l'epitelio delle sierose della pleura, del pericardio e del peritoneo. Costituisce le pareti dei vasi sanguigni (endotelio), regolando la permeabilitĂ  vascolare.
  5. epitelio cubico, costituito da un singolo strato di cellule multiformi a seconda degli organi dove si trovano. Costituisce la superficie interna di condotti con funzioni sia escretorie che assorbenti dando una protezione limitata. Si ritrova nella parete dell'ovaio, nei tubuli collettori renali, e nei dotti escretori di molte ghiandole, tra cui le ghiandole salivari e il pancreas, in corrispondenza dei plessi corioidei, sulla superficie profonda della capsula del cristallino, nella retina come epitelio pigmentato.
Tessuti
  • 6. epitelio cilindrico, costituito da un unico strato di cellule di aspetto cilindrico. Deputato a funzioni di assorbimento e di secrezione a rivestire le superfici di organi cavi. Suddiviso in: epitelio cilindrico ciliato e non ciliato, in base alla presenza o meno di organelli (ciglia).
  • 7. epiteli di transizione (urotelio), tipologia con caratteristiche intermedie tra un epitelio pavimentoso pluristratificato e un epitelio cubico pluristratificato. Specializzati nella resistenza alla tossicitĂ  dell'urina, riveste infatti l'interno dell'uretere e della vescica urinaria dei mammiferi.
Tessuti

Funzioni degli epiteli di rivestimento.
Gli epiteli di rivestimento rivestono la superficie esterna del corpo (l’epidermide, strato più superficiale della pelle), la superficie interna degli organi cavi, comunicanti con l’esterno (di cui costituiscono la tonaca mucosa), la superficie interna dei vasi sanguigni, dei quali costituiscono l’endotelio, la superficie interna delle grandi cavità corporee e la superficie esterna degli organi in esse contenuti (costituendo il mesotelio, rivestimento epiteliale delle membrane sierose: pleura, pericardio e peritoneo).
Le caratteristiche strutturali e funzionali delle singole cellule che compongono un epitelio di rivestimento, la loro disposizione (in uno o più strati) e la sede in cui l’epitelio è localizzato sono gli elementi che condizionano le funzioni che ogni tipo di epitelio di rivestimento può svolgere.

Epiteli ghiandolari Epiteli ghiandolari
Gli epiteli ghiandolari sono costituiti da cellule che producono e secernono (cioè rilasciano all’esterno della cellula) determinate sostanze, dette genericamente secreti.
Queste cellule possono essere sparse tra altri tipi di cellule o raggruppate a formare dei veri e propri organi, detti ghiandole. Se definiamo “ghiandola” qualunque struttura che produce e secerne una sostanza specifica, le ghiandole possono essere suddivise in due gruppi:

In base al destino del secreto, le ghiandole possono essere suddivise in:
- ghiandole esocrine (o “a secrezione esterna”), che riversano il loro secreto all’esterno del corpo umano o nel lume di organi cavi, direttamente o per mezzo di dotti escretori, costituiti da cellule epiteliali di rivestimento;
- ghiandole endocrine (o a “secrezione interna”), che riversano il loro secreto, detto ormone, nei vasi sanguigni.

Tessuto connettivo
Il tessuto connettivo è caratterizzato dalla presenza di una notevole quantità di sostanza extracellulare, la sostanza fondamentale, nella quale sono immerse le cellule e le fibre caratteristiche del connettivo.
La sostanza extracellulare del connettivo è costituita da una matrice o sostanza fondamentale amorfa e da tre varietà di fibre in essa immerse: fibre collagene, reticolari, elastiche.
Tessuto connettivo
La composizione chimica della sostanza fondamentale, la composizione in fibre, la loro organizzazione spaziale e, infine, i tipi cellulari presenti, consentono di suddividere il tessuto connettivo in alcune varietĂ :

  1. tessuto connettivo propriamente detto;
  2. tessuto cartilagineo;
  3. tessuto adiposo;
  4. tessuto osseo.

Il tessuto connettivo svolge importanti funzioni:

  1. “connette”, ossia collega tra loro tessuti, organi, parti diverse del corpo;
  2. sostiene l’intero organismo (per mezzo dello scheletro osseo), contiene e protegge i vari organi, dei quali costituisce la fi ne “impalcatura” di sostegno;
  3. permette lo scambio e il trasporto di sostanze, off rendo nutrimento alle cellule dei vari organi e tessuti;
  4. partecipa ai processi difensivi, in particolare contro le infezioni. In sintesi, il tessuto connettivo svolge funzioni nutritive, di sostegno, protezione meccanica e di difesa.

Tessuto adiposo

Il tessuto adiposo è formato da cellule chiamate adipociti, che hanno la funzione di accumulare grassi in vacuoli citoplasmatici.

Esistono due tipi di tessuto adiposo, bianco e bruno. Il primo ha funzione di riserva energetica mentre il secondo è deputato all’accumulo di riserve che verranno dissipate in energia termica.

Tessuto adiposo
Tessuto nervoso

Tessuto nervoso

Il tessuto nervoso è costituito da vari tipi di cellule e dai prolungamenti che da queste cellule originano.

Le principali cellule costituenti il tessuto nervoso sono i neuroni (Figura 36), cellule irritabili (o eccitabili), capaci di generare e trasmettere impulsi nervosi in risposta a stimoli specifici.
I neuroni sono costituiti da un corpo cellulare avente forma e dimensioni diverse nelle diverse parti del sistema nervoso, provvisto di un numero variabile di prolungamenti brevi, detti dendriti, e un prolungamento, in genere lungo, detto assone.

I dendriti ricevono gli impulsi nervosi da altri neuroni e li trasmettono al corpo cellulare, mentre l’assone trasmette gli impulsi nervosi dal corpo cellulare ad altri neuroni, a cellule muscolari o ghiandolari.
I neuroni sono cellule altamente specializzate, che si differenziano in modo da poter svolgere le loro funzioni in modo ottimale. La loro forma e la loro struttura sono strettamente correlate alla loro funzione.
I neuroni sono le cellule fondamentali del sistema nervoso, che è l’insieme di organi e tessuti deputati alla ricezione, elaborazione e trasmissione di informazioni, che permettono all’organismo di rispondere agli stimoli provenienti dall’ambiente esterno e da quello interno.
PiĂą neuroni si possono associare a formare dei nervi. A differenza delle altre cellule, i neuroni appena formati non si dividono piĂą, questo significa che i neuroni non si riproducono.
La cellula nervosa è in grado di ricevere, condurre e trasmettere impulsi nervosi ed è caratterizzata da due proprietà:
- l’eccitabilità, cioè la capacità di reagire agli stimoli provenienti dall’ambiente esterno trasformandoli in impulsi nervosi;
- la conducibilità, cioè la capacità di trasmettere impulsi nervosi.
Il meccanismo di trasmissione di informazioni tra un neurone ed un altro è detto sinapsi.
Quando ad un neurone arriva un impulso, viene liberata una sostanza chimica chiamata neurotrasmettitore che viene trasmesso alla cellula adiacente e così via, consentendo così all’organismo di svolgere varie funzioni.


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