CELLULA
Unità strutturale funzionale di ciascun organismo vivente.
Per svolgere la loro funzione, le cellule risultano essere raggruppate in tessuti, per poi andare a formare strutture sempre più complesse come;
ORGANI, APPARATI, SISTEMI
Il corpo umano contiene centinaia di tipi cellulari diversi di primaria importanza per la nostra salute quotidiana. Cellule responsabili di mantenere i nostri corpi funzionanti, e quindi; Fare in modo che il nostro cuore batta, che il cervello pensi, che i reni depurino il sangue, che la nostra pelle si rigeneri, e così via...
Tutte queste cellule derivano da altre cellule preesistenti che si duplicano in un processo di divisione cellulare, chiamato
MITOSI, grazie al quale a partire da una cellula se ne formano due altrettanto identiche.
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LA CELLULA COME BASE DELLA VITA
Gli organismi viventi sono tutti costituiti da
unità fondamentali chiamate cellule
, organizzate sostanzialmente nello stesso modo. L’insieme di studi al microscopio e le osservazioni di numerosi ricercatori permisero di arrivare alla
teoria cellulare
, secondo la quale:
1) tutti i viventi sono formati da una o più cellule;
2)le cellule costituiscono le unità fondamentali di ciascun organismo;
3) tutte le cellule derivano da altre cellule.
Tutti i viventi sono costituiti da una o più cellule: in base a questa caratteristica possono essere suddivisi, rispettivamente, in organismi
unicellulari e pluricellulari
: al primo gruppo appartengono
archeobatteri, eubatteri, alghe azzurre e i protisti
; il secondo gruppo comprende
le piante, gli animali, e i funghi pluricellulari
.
In natura esistono due tipi di cellule: la
cellula eucariote e la cellula procariote
.
Per poter svolgere le loro molte attività tutte le cellule devono disporre di:
1) Un corpo cellulare
riempito dal
citoplasma
, un liquido in cui
avvengono tutte le reazioni chimiche necessarie al mantenimento in vita delle cellule e alla loro riproduzione
;
2) Una membrana:
il confine che
separa le cellule dall’ambiente circostante
, e ne
garantisce la comunicazione con l’ambiente extracellulare
;
3) Un insieme di istruzioni genetiche (dna)
in cui è contenuto il “
programma” per il loro sviluppo, la loro specializzazione e riproduzione
.
Queste tre componenti fondamentali si trovano sia nelle cellule procariote sia nelle cellule eucariote: le prime caratterizzano
i batteri
; le seconde sono tipiche di
piante e animali (uomini compresi)
. Procarioti ed eucarioti differiscono di molto nella
organizzazione del dna e nell’organizzazione del corpo cellulare
. Presentano invece una
membrana plasmatica dotata di una medesima struttura
.
Le cellule eucariotiche
sono le più
evolute
, in quanto le diverse funzioni metaboliche sono svolte da strutture specializzate, vere e proprie compartimentazioni nella cellula, che prendono nome di
organuli cellulari
. Inoltre, queste cellule possiedono un
nucleo ben definito e delimitato da una doppia membrana
, che ha come compito principale il
controllo e la raccolta del DNA
. Tutti gli organismi evoluti (animali e piante) sono costituiti da miliardi di cellule eucariotiche. Sono cellule di diametro compreso tra
i 20 i 50 micron
(micron è un milionesimo di metro). L’altro tipo di cellule, chiamate procariotiche, sono più
piccole delle altre (grandezza dell’ordine di 1- 5 micron) e fondamentalmente più semplici
. La differenza principale sta nell’
assenza di un vero e proprio nucleo
, per cui il materiale contenente l’informazione genetica risulta
sparso nella cellula stessa
. Sono inoltre prive di organuli, ad eccezione dei
ribosomi, preposti alla sintesi delle proteine
. Le funzioni cellulari sono comunque effettuate da complessi enzimatici analoghi a quelli delle cellule eucariotiche. Tutti i batteri sono costituiti da una sola cellula procariotica (unicellulari).
Ogni cellula è a contatto con l’ambiente circostante, il quale è costituito principalmente da acqua. L’interno della cellula è il
CITOPLASMA
, formato da una componente semifluida,
IL CITOSOL
, contenente
acqua, sali minerali e molecole organiche
, in cui si trovano immerse tutte le strutture dette
organuli o organelli
.
Per evitare la perdita e la dispersione dei minerali contenuti nella cellula esiste uno strato che separa ed agisce come barriera tra l’esterno e l’interno ed ha struttura stabile non mescolabile con l’acqua. Tale barriera, che viene chiamata
MEMBRANA CELLULARE O PLASMATICA
, è costituita da un
doppio strato continuo di molecole di fosfolipidi
, attraversata parzialmente o completamente da
numerose proteine
.
I
fosfolipidi
sono particolari grassi, formati da una “
testa” di glicerolo legato ad un gruppo fosfato e da due “code” di acidi grassi
. Nelle membrane sia i lipidi che le proteine possono
muoversi (possono “scivolare”)
, perciò la membrana ha una struttura dinamica denominata anche “
modello a mosaico fluido
” (
→ 5
).
La
membrana plasmatica
è
selettivamente permeabile
, vale a dire che
permette il passaggio di alcune sostanze e lo impedisce ad altre
per
mantenere regolato l’interno e la presenza delle sostanze necessarie per la vita delle cellule
. La maggior parte degli ioni e delle molecole idrosolubili non è in grado di attraversare spontaneamente la barriera, che è di natura lipidica; per farlo necessita di una specifica
proteina trasportatrice (detta carrier)
o di una struttura formata da una grossa proteina inserita all’interno dello spessore della membrana e dotata di una cavità centrale, che fa da
canale di passaggio
.
La membrana rappresenta anche il mezzo con cui la cellula si “
fa riconoscere” dalle altre cellule
. Essa contiene
molecole particolari
, di solito formate da
zuccheri legati a proteine (glicoproteine)
che corrispondono a una sorta di “
carta di identità
” in base alla quale la cellula viene riconosciuta come facente parte dell’organismo stesso e non viene attaccata dal
sistema immunitario
. Al contrario, se estranea, viene distrutta.
Al di sotto della membrana nel
citoplasma delle cellule eucarioti
si trova una
rete di tuboli proteici
che formano il
CITOSCHELETRO
, che
sostiene e dà forma alla cellula
. La cellula è in realtà una macchina che lavora molto e che ha necessità di
scambiare con l’esterno una quantità elevata di materie prime e prodotti di rifiuto
. Tale funzione viene svolta solo in parte dalla membrana, la quale è aiutata da
diversi organuli cellulari presenti al proprio interno
.
Questi organuli sono:
-
Reticolo endoplasmatico
, il quale somiglia ad un piccolo labirinto formato da membrane ripiegate e impilate tra loro e si divide in
due forme distinte e con diverse funzioni
. Il Reticolo Endoplasmatico Liscio (
R.E.L.
) possiede una membrana liscia e svolge il compito di produzione dei lipidi (sostanze grasse) cellulari
. È responsabile della
sintesi di alcuni steroidi, come gli ormoni sessuali
, e della
regolazione della concentrazione dello ione calcio
. Nel fegato il reticolo interviene nei processi di
detossificazione della sintesi di lipidi e colesterolo
. Il Reticolo Endoplasmatico Rugoso (
R.E.G.
) viene così chiamato per la presenza sulla membrana di piccole strutture chiamate
ribosomi, essenziali nel processo di produzione delle proteine
.
-
Ribosomi
, come già detto, rappresentano la
sede della sintesi delle proteine
. Sono formati da
due subunità di un particolare tipo di RNA (RNA ribosomiale)
e possono essere associati al R.E.R. oppure
liberi nel citoplasma
.
-
Apparato del Golgi
, normalmente collocato vicino al nucleo, è costituito da pile di cisterne appiattite (piccole vescicole piatte).
Rappresenta una zona di
raccolta, elaborazione e smaltimento delle molecole prodotte dalla cellula nel loro passaggio verso l’esterno
. In particolar modo
rielaborare, selezionare ed esportare i prodotti del reticolo endoplasmatico
.
-
Mitocondri
, sono delle
centrali di produzione dell’energia
; costituiscono infatti la
sede del processo di respirazione cellulare
, mediante il quale la cellula ricava
energia (sotto forma di molecole di ATP)
bruciando
molecole di glucosio
, derivanti dalla demolizione delle sostanze nutritive, in presenza di ossigeno. Sono sparsi nel citoplasma, hanno forma allungata e sono costituiti da
due membrane
.
-
Lisosomi
sono
vescicole delimitate da una membrana
e contengono
enzimi capaci di digerire
numerose molecole inutili o nocive per la cellula, organelli e organismi estranei.
-
Nucleo cellulare
rappresenta il principale organello cellulare delimitato da una
doppia membrana non continua
ma interrotta da piccoli canali di comunicazione con l’esterno chiamati
pori
, che permettono lo
scambio tra il nucleoplasma e il citoplasma
. Il nucleo contiene al suo interno
acidi nucleici (DNA e RNA) e proteine
. Tra queste ultime vi sono le
proteine istoniche
, le quali associate ai lunghi filamenti di DNA li
organizzano compattandoli in modo tale da adattarli al ridotto volume del nucleo
. Questa struttura così organizzata viene chiamata
cromatina
.
DNA: molecola dell’ereditarietà
Il DNA è una
macromolecola
(formata cioè da unità fondamentale che si ripete chiamata
NUCLEOTIDE
) cui struttura ricorda molto quella di una
scaletta a chiocciola
, è costituita infatti da
due catene parallele avvolte a spirale
.
I nucleotidi che compongono i filamenti o catene sono formati da:
- Una porzione esterna:
- Gruppo fosfato
- Zucchero (desossiribosio)
- Una porzione interna:
- Base azotata: adenina guanina citosina timina
I nucleotidi si susseguono gli uni agli altri legando il
gruppo fosfato di uno allo zucchero di quello immediatamente successivo
. I legami tra le basi tengono unite le due catene e rappresentano i gradini della scaletta;
l’adenina-timina e guanina-citosina
. Le
basi e la loro sequenza sono la parte più importante del DNA
perché
portano l’informazione genetica
; zuccheri e gruppi fosforici servono da
sostegno
.
Il DNA presenta perciò scritti nella sua molecola, in un codice speciale che è detto
CODICE GENETICO
, i nostri “
dati al completo”
e perciò tutte le specifiche
caratteristiche morfologiche e biochimiche del nostro organismo
.
Nucleotide
Zucchero
Gruppo fosfato
Base azotata
Il
DNA
ordina ai diversi
componenti cellulari
cosa
devono o non devono fare
. I “
pezzi di DNA”
in cui sono scritti i messaggi sono detti
GENI
; un
gene
è un
pezzettino di DNA
in cui è scritto un messaggio che si traduce nella
produzione di una proteina
. Le
proteine
così prodotte sono
NECESSARIE
per la
SOPRAVVIVENZA, MOLTIPLICAZIONE, SPECIALIZZAZIONE
della
cellula
stessa.
Ogni
specie animale o vegetale ed in particolare ogni individuo
ha delle
proteine
proprie
responsabili dell’individualità
e che condizionano il manifestarsi dei diversi
caratteri
.
Più precisamente il
complesso meccanismo
che porta alla
sintesi delle proteine
può essere così semplificato:
AVVIENE NEL NUCLEO
AVVIENE NEL CITOPLASMA
Trascrizione
Traduzione
DNA
→
RNA
→
PROTEINE
Il
DNA
permette la
trascrizione
di
RNA
che esce dal
nucleo
va nel
citoplasma
dove ha luogo la
traduzione
del messaggio e la
fabbricazione
di quella
proteina
necessaria all’organismo in quel
dato momento
e ordinata dal
DNA
.
CROMOSOMI
Sono
strutture a bastoncino
presenti nel
nucleo
, particolarmente visibili durante la
divisione cellulare
, in questa
fase
appaiono divisi in due
CROMATIDI
uniti in una
zona centrale
detta
CENTROMERO
.
I
CROMOSOMI
sono costituiti soprattutto da
DNA e PROTEINE
e sono perciò portatori dei
caratteri ereditari
.
All’interno delle
cellule umane
sono contenuti circa
due metri
di
DNA
che vanno a formare il
corredo cromosomico
costituito da
46 cromosomi organizzati in 23 coppie
. Ogni
coppia di cromosomi
è formata da
2 cromosomi
che sono detti
omologhi
: uno è di
origine paterna
l’altro
materna
.
Le
prime 22 coppie
sono
cromosomi somatici chiamate AUTOSOMI
, la
23esima coppia
è quella implicata nella
determinazione del sesso
,
cromosoma SESSUALE
, ed è
diversa
nel
maschio
e nella
femmina
:
Un
fattore importantissimo
da sottolineare è che le
cellule germinali o gameti
hanno un
numero di cromosomi pari a 23
, la
metà
rispetto a quello contenuto in tutte le
cellule restanti del nostro organismo chiamate cellule somatiche
che ne hanno
46 (23 coppie)
. Per questo motivo le
cellule gametiche
vengono chiamate
aploidi
e le
cellule somatiche
diploidi
.
Divisione cellulare
Le cellule sono capaci di riprodursi: ciascuna di esse si divide in due cellule figlie mediante un processo di divisione equazionale che prende il nome di
MITOSI
.
Da una cellula madre si formano due cellule figlie, uguali per forma e funzioni. Le cellule figlie devono contenere l’intero corredo di molecole, di microstrutture e di organelli che possiede la cellula madre. In particolare, devono avere la loro membrana cellulare perfettamente efficiente e un nucleo che contenga il patrimonio genetico (anche quest’ultimo quindi deve duplicarsi).
La capacità di dividersi delle cellule è differente in base al tipo cui esse appartengono. La
mitosi
avviene in tutte le
cellule somatiche
. Alcune cellule nell’organismo hanno la capacità di riprodursi per tutta la vita e rimangono
indifferenziate
, potendo quindi dare luogo a diversi tipi cellulari: tali cellule sono dette
staminali
.
Esiste un altro processo di divisione cellulare e riguarda solo un tipo cellulare, le cellule sessuali o gametiche (spermatozoo e cellula uovo):
MEIOSI
.
La
meiosi
è un processo di
divisione riduzionale
mediante il quale una
cellula eucariota
con corredo cromosomico
diploide
dà origine a 2 cellule che a loro volta si riprodurranno con corredo cromosomico
aploide
.
Da una cellula madre si formano
quattro cellule figlie
, tutte
diverse fra loro
. Tale processo potrebbe sembrare molto simile alla mitosi ma, al contrario di questa, si ha la
riduzione del corredo cromosomico
in doppia copia a corredo a singola copia. Tramite poi il cosiddetto
crossing-over (incrocio esterno)
, si ha lo
scambio e la ricombinazione genetica
dei cromosomi, uno dei principali eventi alla base dell'
evoluzione degli organismi eucarioti
.
La
meiosi
è fondamentale nella
riproduzione sessuale
, la
ricombinazione dell'informazione genetica
proveniente dalle cellule di due individui differenti (maschio e femmina) della stessa specie, produce risultati ogni volta diversi, e naturalmente diversi anche dai due genitori.
Ogni genitore fornisce un corredo cromosomico "semplice"
aploide
(detto anche "dimezzato"),
cellula ovulo
nella femmina e
spermatozoo
nel maschio; la
fusione (fecondazione)
dei due corredi dimezzati (materno e paterno) e "rimescolati" ricostituisce il corredo intero e dà origine ad una singola nuova cellula, detta
zigote
, che diverrà il nuovo individuo.
Nucleo Cellulare:
Compartimento cellulare, delimitato da doppia membrana con piccoli canali (pori) per comunicare con l’esterno tramite il Nucleoplasma/Citoplasma, e contenente DNA/RNA
Mitocondrio:
Centrale elettrica;
Produzione energia tramite respirazione cellulare aerobica ATP (adenosina trifosfato), energia chimica.
Apparato del Golgi:
Glicosilazione (glicolipidi/glicoproteine) rielaborare, selezionare, esportare aminoacidi/proteine provenienti dal Reticolo endoplasmatico e da inviare ai Lisosomi.
Reticolo endoplasmatico:
Situato nel
Citoplasma
, a forma di
labirinto
, si divide in due forme;
LISCIO (R.E.L.)
e
RUGOSO (R.E.R.)
Il LISCIO con membrana liscia per la
produzione lipidi, sintesi di alcuni steroidi
(es. ormoni sessuali),
regolazione/concentrazione dello ione Calcio
.
Nel fegato come
detossificatore sintesi lipidi/colesterolo.
Il RUGOSO così chiamato per via della presenza sulla membrana di
Ribosomi
, essenziali nel processo
sintesi proteica.
Perossisoma
(microcorpo)
Separato dal
Citoplasma
da una
membrana doppio strato lipidico
.
Produzione di acidi biliari, importanti per l'assorbimento di grassi e vitamine liposolubili, come le vitamine A e K. Produzione di perossido di idrogeno (acqua ossigenata), catabolismo acidi grassi a catena lunga/ramificata, sintesi lipidica per il metabolismo energetico. Biosintesi di plasmalogeni (fosfolipidi) per il funzionamento di cervello e polmoni.
Lisosoma
(Idrolasi acide)
Responsabile della degradazione/digestione (distruzione) molecole estranee, e macromolecole ingerite dalla cellula.
Distruzione/riciclaggio cellule senescenti; Tramite questa funzione i globuli bianchi possono disfarsi di patogeni (cellule morte) precedentemente distrutti.
Autofagia/Eterofagia; Rimozione selettiva cellule danneggiate.
Autofagosoma; Distruzione patogeni utilizzandoli come fonte di energia.
DNA:
Molecola delle
informazioni genetiche
(acido desossiribonucleico)
Il DNA, ovvero, la sequenza di determinati
acidi nucleici (nucleotidi)
nella cellula, ciò determina il
codice genetico di ciascun individuo
(caratteristiche morfologiche/biochimiche). I nucleotidi (unità ripetitive) sono costituiti da tre componenti fondamentali (gruppo fosfato e zucchero esternamente e base azotata internamente).
Il DNA genera l’imprinting ai vari componenti cellulari che verranno a crearsi successivamente, il quale avendo ricevuto l’orientamento si comporteranno in funzione del loro scopo (Geni).
Geni
(unità ereditaria)
ovvero, una codifica da parte del DNA, che può essere o un RNA strutturale, oppure una
proteina
.
La produzione di queste proteine saranno responsabili e necessarie per la sopravvivenza, moltiplicazione, specializzazione della cellula stessa.
CROMOSOMI
:(portatori dei caratteri ereditari)
I cromosomi sono strutture a bastoncino costituiti principalmente da
DNA e PROTEINE
presenti nel nucleo cellulare, per poi migrare nella cellula nelle varie fasi della Mitosi.
I TESSUTI
Un tessuto è un raggruppamento di cellule aventi forma struttura e funzioni simili, tenute insieme da una sostanza intercellulare più o meno abbondante e di composizione e consistenza variabile da tessuto a tessuto.
I principali tessuti sono:
- tessuto epiteliale;
- tessuto connettivale;
- tessuto muscolare;
- tessuto nervoso.
Tessuto epiteliale
È costituito da
cellule strettamente addossate tra loro
, per cui gli
spazi extracellulari sono estremamente ridotti
.
Negli epiteli le cellule sono tenute insieme per mezzo di particolari modificazioni delle membrane di cellule adiacenti, che possono incastrarsi l’una nell’altra saldando strettamente tra loro le cellule epiteliali. Sono spesso presenti
strutture di collegamento particolari, che formano, nell’insieme, il complesso giunzionale
.
Distinguiamo
epiteli di rivestimento
, che rivestono le superfici corporee (con funzione protettiva, assorbente ecc.),
epiteli ghiandolari
(a funzione secretiva),
epiteli sensoriali
(come i recettori gustativi e quelli olfattivi).
L’epitelio poggia sempre sul
tessuto connettivo sottostante
che lo sostiene e lo nutre: a esso, infatti, si fissa, mediante l’interposizione della
membrana basale
(uno straterello denso a composizione complessa), attraverso la quale, inoltre, diffondono le sostanze nutritive, che giungono all’epitelio dai vasi sanguigni del connettivo, essendo l’epitelio
privo di vasi propri
(per la scarsità dello spazio extracellulare).
Epiteli di rivestimento
Gli epiteli di rivestimento possono essere distinti, in base al numero di strati di cellule:
- epitelio semplice o monostratificato, costituito da un solo strato di cellule;
- epitelio composto o pluristratificato, costituito da più strati di cellule;
- epitelio pseudostratificato o a più file di nuclei, costituito da un solo strato di cellule, che hanno però i nuclei disposti ad altezze diverse del corpo cellulare, simulando così vari strati cellulari.
Funzioni degli epiteli di rivestimento
Gli epiteli di rivestimento rivestono la superficie esterna del corpo (l’
epidermide
, strato più superficiale della pelle), la superficie interna degli organi cavi, comunicanti con l’esterno (di cui costituiscono la
tonaca mucosa
), la superficie interna dei vasi sanguigni, dei quali costituiscono l’
endotelio
, la superficie interna delle grandi cavità corporee e la superficie esterna degli organi in esse contenuti (costituendo il
mesotelio
, rivestimento epiteliale delle membrane sierose: pleura, pericardio e peritoneo).
Le caratteristiche strutturali e funzionali delle singole cellule che compongono un epitelio di rivestimento, la loro disposizione (in uno o più strati) e la sede in cui l’epitelio è localizzato sono gli elementi che condizionano le funzioni che ogni tipo di epitelio di rivestimento può svolgere.
Epiteli ghiandolari
Gli epiteli ghiandolari sono costituiti da cellule che producono e secernono (cioè rilasciano all’esterno della cellula) determinate sostanze, dette genericamente
secreti
. Queste cellule possono essere sparse tra altri tipi di cellule o raggruppate a formare dei veri e propri organi, detti
ghiandole
.
Se definiamo “ghiandola” qualunque struttura che produce e secerne una sostanza specifica, le ghiandole possono essere suddivise in due gruppi:
In base al destino del secreto, le ghiandole possono essere suddivise in:
- ghiandole esocrine (o “a secrezione esterna”), che riversano il loro secreto all’esterno del corpo umano o nel lume di organi cavi, direttamente o per mezzo di dotti escretori, costituiti da cellule epiteliali di rivestimento;
- ghiandole endocrine (o a “secrezione interna”), che riversano il loro secreto, detto ormone, nei vasi sanguigni.
Tessuto connettivo
Il tessuto connettivo è caratterizzato dalla presenza di una notevole quantità di
sostanza extracellulare
, la
sostanza fondamentale
, nella quale sono immerse le cellule e le fibre caratteristiche del connettivo. La sostanza extracellulare del connettivo è costituita da una
matrice o sostanza fondamentale amorfa
e da tre varietà di
fibre
in essa immerse:
fibre collagene, reticolari, elastiche
.
La composizione chimica della sostanza fondamentale, la composizione in fibre, la loro organizzazione spaziale e, infine, i tipi cellulari presenti, consentono di suddividere il tessuto connettivo in alcune varietà:
tessuto connettivo propriamente detto;
- tessuto cartilagineo;
- tessuto adiposo;
- tessuto osseo.
Funzioni del tessuto connettivo
Il tessuto connettivo svolge importanti funzioni:
- “connette”, ossia collega tra loro tessuti, organi, parti diverse del corpo;
- sostiene l’intero organismo (per mezzo dello scheletro osseo), contiene e protegge i vari organi, dei quali costituisce la fine “impalcatura” di sostegno;
- permette lo scambio e il trasporto di sostanze, offrendo nutrimento alle cellule dei vari organi e tessuti;
- partecipa ai processi difensivi, in particolare contro le infezioni.
In sintesi, il tessuto connettivo svolge funzioni nutritive, di sostegno, protezione meccanica e di difesa.
Tessuto adiposo
Il tessuto adiposo è formato da cellule chiamate
adipociti
, che hanno la funzione di accumulare grassi in
vacuoli citoplasmatici
.
Esistono due tipi di tessuto adiposo,
bianco e bruno
. Il primo ha funzione di riserva energetica mentre il secondo è deputato all’accumulo di riserve che verranno dissipate in energia termica.
Tessuto nervoso
Il tessuto nervoso è costituito da vari tipi di cellule e dai prolungamenti che da queste cellule originano. Le principali cellule costituenti il tessuto nervoso sono i
neuroni
, cellule
irritabili (o eccitabili)
, capaci di generare e trasmettere impulsi nervosi in risposta a stimoli specifici.
I neuroni sono costituiti da un corpo cellulare avente forma e dimensioni diverse nelle diverse parti del sistema nervoso, provvisto di un numero variabile di prolungamenti brevi, detti
dendriti
, e un prolungamento, in genere lungo, detto
assone
.
Più neuroni si possono associare a formare dei nervi.
A differenza delle altre cellule, i neuroni appena formati
non si dividono più, questo significa che i neuroni non si riproducono
.
La cellula nervosa è in grado di ricevere, condurre e trasmettere impulsi nervosi ed è caratterizzata da due proprietà:
- l’eccitabilità, cioè la capacità di reagire agli stimoli provenienti dall’ambiente esterno trasformandoli in impulsi nervosi;
- la conducibilità, cioè la capacità di trasmettere impulsi nervosi.
Il meccanismo di trasmissione di informazioni tra un neurone ed un altro è detto
sinapsi . Quando ad un neurone arriva un impulso, viene liberata una sostanza chimica chiamata
neurotrasmettitore
che viene trasmesso alla cellula adiacente e così via, consentendo così all’organismo di svolgere varie funzioni.

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