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Apparato tegumentario (o cutaneo)

L'apparato tegumentario riveste il corpo. Protegge le parti interne del nostro organismo. È formato dalla pelle. Insieme alla pelle ci sono altre strutture:
  • Peli e capelli
  • Unghie
  • Ghiandole
Schema dell'apparato tegumentario. Mostra la pelle con i suoi strati: epidermide, derma, ipoderma. Include annessi cutanei: peli, unghie, ghiandole sudoripare e sebacee. Illustra anche i vasi sanguigni e le terminazioni nervose nel derma.
Figura: schema dell’apparato tegumentario con strati della pelle e annessi cutanei.

La cute o pelle

La pelle è l'organo più grande del corpo umano. Riveste tutto il corpo e lo protegge.

Struttura della pelle

  • Epidermide
  • Derma
  • Ipoderma (o sottocute)

Componenti della pelle

La pelle è formata da:
  • Cellule
  • Poca sostanza intercellulare
  • Annessi cutanei

Cellule della pelle

  • Cheratinociti (90%) – producono cheratina
  • Melanociti – producono melanina
  • Cellule di Merkel – per il tatto
  • Cellule di Langherans – difesa immunitaria

Annessi cutanei

  • Peli e capelli
  • Unghie
  • Ghiandole

Nel derma troviamo

  • Fibroblasti e altre cellule
  • Sostanza fondamentale: acqua, acido ialuronico
  • Fibre: collagene, reticolari, elastiche
  • Vasi sanguigni
  • Nervi
La pelle ha una superficie di circa 2 metri quadrati. Pesa circa 3 kg, pari al 6-8% del peso del corpo. È l’organo che riveste il corpo. Lo protegge dagli agenti esterni. Regola le funzioni vitali. La pelle è formata da due strati principali:
  • Epidermide
  • Derma
Sotto questi strati c’è l’ipoderma, fatto di tessuto connettivo. È anche chiamato tessuto sottocutaneo.

A cosa serve la pelle?

  • Protegge il corpo
  • Regola la temperatura
  • Percepisce il tatto, il caldo e il freddo
  • Produce la vitamina D
  • Si rinnova sempre: le cellule morte cadono e vengono sostituite
La pelle è vitale per la salute e il benessere.

Attenzione alla salute della pelle

La pelle può ammalarsi. Ecco alcuni problemi possibili:
  • Infezioni
  • Allergie
  • Malattie autoimmuni
  • Tumori
Per questo è importante:
  • Lavare la pelle ogni giorno
  • Usare la crema solare
  • Mantenere la pelle idratata
  • Seguire un’alimentazione sana
  • Evitare lo stress e l’inquinamento
Fattori come età, genetica, clima e stile di vita influenzano la pelle. Possono causare invecchiamento precoce o danni. Una buona cura della pelle aiuta a mantenerla sana e protetta.

Funzioni della pelle

1) Protezione

La pelle ci protegge in diversi modi:
  • Protezione meccanica: lo strato corneo e il tessuto adiposo difendono gli organi interni da urti, colpi e cadute.
  • Protezione fisica: contro caldo, freddo, raggi solari ed elettricità.
Per regolare la temperatura (termoregolazione), la pelle usa:
  • La sudorazione
  • La vasocostrizione (restringe i vasi sanguigni)
  • La vasodilatazione (allarga i vasi sanguigni)
  • Il tessuto adiposo, che fa da isolante
  • La cheratina protegge dall’elettricità.
  • La melanina protegge dai raggi solari.
  • Protezione chimica: lo strato corneo e il film idrolipidico bloccano acidi, basi e altre sostanze nocive.

Altre funzioni importanti

  • Difesa immunitaria: la pelle aiuta a combattere i germi.
  • Secrezione ed escrezione: attraverso le ghiandole, elimina sudore e sostanze in eccesso.
  • Respirazione: scambia piccole quantità di ossigeno e anidride carbonica.
  • Assorbimento: può assorbire alcune sostanze (es. creme medicate).
  • Sensoriale: sente il tatto, il dolore, il caldo e il freddo.

La pelle e la vitamina D

La pelle produce la vitamina D grazie all’azione dei raggi solari. Trasforma la pre-vitamina D3 in vitamina D attiva. Fegato e reni completano il processo. La vitamina D serve per:
  • Fissare il calcio e mantenere le ossa forti
  • Regolare la crescita delle cellule (protegge dai tumori)
  • Sostenere il sistema immunitario
Una carenza di vitamina D può causare problemi come:
  • Diabete di tipo 1
  • Sclerosi multipla
Per questo, è importante esporsi con sicurezza al sole e seguire una dieta equilibrata.
Schema della pelle: mostra tre strati principali. Dall'esterno: epidermide, derma, ipoderma. Con annessi: peli, ghiandole, unghie.
Figura: struttura della pelle con i suoi strati e annessi.
Questa immagine mostra i tre strati della pelle: epidermide (superficie), derma (centro), ipoderma (sottocute). Vedi anche peli, ghiandole sudoripare.
Schema dell'epidermide: strato esterno della pelle. Mostra diversi strati cellulari: da sotto a sopra: strato basale, spinoso, granuloso, lucido e corneo. Le cellule principali sono i cheratinociti.
Figura: struttura dell’epidermide con i suoi strati e cellule principali.
L’epidermide è lo strato più esterno della pelle. È formato da tanti strati di cellule. Quelle più in basso si dividono e salgono verso l’esterno. Diventano sempre più piatte e poi cadono. Le cellule principali si chiamano cheratinociti.

L’epidermide

L’epidermide è lo strato più esterno della pelle. È quello che vediamo e tocchiamo. È fatta di tessuto epiteliale. Ha tanti strati ed è priva di vasi sanguigni. Riceve nutrimento dal derma, lo strato sotto la pelle.

Cellule dell’epidermide

1) Cheratinociti

Sono il 90% delle cellule della pelle. Nascono nello strato basale, in fondo all’epidermide. Poi salgono verso la superficie. Durante il percorso:
  • Si appiattiscono
  • Perdono il nucleo e gli organuli
  • Si riempiono di cheratina
  • Diventano corneociti (cellule morte)
Formano lo strato corneo: la barriera protettiva della pelle.

2) Melanociti

Sono nello strato basale, tra i cheratinociti. Sono pochi, ma molto importanti. Producono la melanina, il pigmento che dà colore alla pelle. La melanina protegge dai raggi ultravioletti del sole. Viene prodotta dalla tirosina, un amminoacido. Poi viene trasferita ai cheratinociti. La quantità di melanina dipende da:
  • Fattori genetici
  • Esposizione al sole

3) Cellule di Langerhans

Sono le prime difese del sistema immunitario nella pelle. Si trovano in tutti gli strati, soprattutto nello strato spinoso. Riconoscono germi e sostanze estranee. Attivano la risposta immunitaria.

4) Cellule di Merkel

Sono presenti nello strato basale. Sono collegate ai nervi. Servono per percepire il tatto leggero.

Cellule di Merkel: il senso del tatto

Le cellule di Merkel sono specializzate nel percepire il tatto leggero e la pressione. Si trovano nello strato basale dell’epidermide. Sono vicine alle terminazioni nervose. Insieme ai nervi, formano una unità sensitiva. Rispondono ai contatti delicati sulla pelle.

I cinque strati dell’epidermide

Al microscopio, si vedono 5 strati nell’epidermide. Questi strati dipendono dal processo di maturazione dei cheratinociti. Ogni strato ha un nome che descrive l’aspetto delle cellule:
  • Strato basale
  • Strato spinoso
  • Strato granuloso
  • Strato lucido (solo in mani e piedi)
  • Strato corneo
Le cellule nascono in basso e salgono verso l’esterno. Durante il percorso, cambiano forma e funzione.
Microfotografia o schema dello strato basale (o germinativo) dell'epidermide. È lo strato più profondo, a contatto con il derma. Mostra cellule cuboidali dense, in rapida divisione. Contiene cheratinociti giovani, melanociti e cellule di Merkel. Da qui nascono tutte le cellule dell'epidermide.
Figura: lo strato basale, detto anche germinativo, è la base dell’epidermide.
Lo strato basale è il più profondo dell’epidermide. È attaccato al derma. Si chiama anche “germinativo” perché qui nascono nuove cellule. Le cellule si dividono continuamente. Poi salgono verso la superficie, diventando cheratinociti maturi. In questo strato ci sono:
  • Cheratinociti giovani: appena formati, pronti a salire
  • Melanociti: producono melanina
  • Cellule di Merkel: per il senso del tatto
Questo strato è essenziale: senza di esso, la pelle non si rinnoverebbe.

Strato basale o germinativo

Lo strato basale è il più profondo dell’epidermide. È anche chiamato “germinativo” perché qui nascono nuove cellule. È formato da una sola fila di cellule. Sono cheratinociti alti e cilindrici, con nucleo e citoplasma ricco. Queste cellule si dividono continuamente. Quando una cellula si divide:
  • Una resta nello strato basale
  • L’altra sale verso la superficie
Salendo, la cellula matura e si trasforma. Questo processo è continuo: la pelle si rinnova ogni giorno. Nello strato basale ci sono anche i melanociti. Ce n’è uno ogni 5 o 6 cheratinociti. Producono la melanina, il pigmento che protegge dal sole.

Strato spinoso o malpighiano

Lo strato spinoso è il più spesso dell’epidermide. È formato da 4-10 file di cellule. Le cellule sono cheratinociti. Hanno forma cuboidale e contengono ancora il nucleo. Hanno delle piccole spine nel citoplasma. Sono chiamate prolungamenti citoplasmatici. Queste spine collegano le cellule tra loro. Le rendono più forti e resistenti. In questo strato ci sono anche le cellule di Langerhans. Sono cellule del sistema immunitario. Difendono la pelle da germi e sostanze estranee.

Strato granuloso

Le cellule di questo strato diventano sempre più piatte. Perdono parte del citoplasma. Nel citoplasma ci sono tanti granuli. Contengono una sostanza chiamata cheratoialina. La cheratoialina aiuta nella cheratinizzazione. Cheratinizzazione è il processo in cui le cellule si trasformano in corneociti: cellule morte che formano lo strato corneo. La cheratoialina si unisce alla cheratina. Forma una barriera resistente e impermeabile. Protegge la pelle dagli agenti esterni. In questo strato ci sono ancora:
  • Melanociti: producono melanina
  • Cellule di Merkel: per il tatto e la pressione
Le cellule di Merkel sono collegate ai nervi. Formano i corpuscoli di Merkel, che sentono il contatto. Il nucleo delle cellule comincia a indebolirsi. È un segno che la cellula sta morendo.

Strato lucido

Lo strato lucido è molto sottile. C’è solo nelle zone di pelle spessa: palmo delle mani e pianta dei piedi. È formato da 1-2 file di cellule appiattite. Le cellule sono morte. Non hanno né nucleo né citoplasma. Sono traslucide e contengono una sostanza chiamata eleidina. Al microscopio, sembrano luminose. L’eleidina è un passaggio intermedio nella formazione della cheratina.
Schema del processo di cheratogenesi. Mostra il percorso dei cheratinociti dallo strato basale fino allo strato corneo. Le cellule si trasformano, producono cheratina e diventano corneociti morti. Freccie indicano il movimento verso l'esterno e la desquamazione.
Figura: il processo di cheratogenesi, dalla nascita alla morte delle cellule della pelle.

La cheratina e il processo di cheratogenesi

La cheratina è una proteina resistente. È presente nella pelle, unghie, peli e capelli. È fatta di aminoacidi. Sono disposti a forma di elica. L’aminoacido più importante è la cisteina. Forma ponti di solfuro tra le fibre di cheratina. Questo le rende forti e stabili. Le cellule della pelle si rinnovano sempre. Nuove cellule nascono nello strato basale. Si formano con la mitosi. Poi salgono verso la superficie. Durante il percorso:
  • Producono cheratina
  • Perdono il nucleo
  • Si appiattiscono
  • Diventano corneociti (cellule morte)
In superficie, le cellule vecchie si staccano. Questo processo si chiama desquamazione. C’è un equilibrio importante:
  • Una cellula nasce → una cellula muore
  • Lo spessore della pelle rimane costante
Il tempo per rinnovare tutta l’epidermide si chiama turnover. Dura in media 25-28 giorni.

La melanina e il processo di melanogenesi

Il colore della pelle e dei capelli dipende dalla melanina. È un pigmento prodotto naturalmente dal corpo. La melanina si forma dalla tirosina, un amminoacido. Esistono due tipi principali:
  • Pheomelanina: colori dal giallo al rosso
  • Eumelanina: colori dal marrone al nero
L’eumelanina protegge meglio dai raggi UV. Riduce il rischio di scottature e danni al DNA. La pelle chiara ha meno melanina. È meno protetta dal sole. Ma aiuta a produrre più vitamina D3. È importante per ossa, denti, sistema immunitario ed equilibrio ormonale.

Come si forma la melanina?

I melanociti producono la melanina nel processo chiamato melanogenesi. Si trovano nello strato basale, tra i cheratinociti. Hanno forma stellata con tanti prolungamenti. Dentro i melanociti ci sono i melanosomi. Sono piccole vescicole dove si produce e accumula la melanina. La produzione di melanina dipende da:
  • Fattori interni: come gli ormoni (es. MSH)
  • Fattori esterni: sole, alimentazione, vitamine
Quando la pelle è esposta al sole:
  • I melanosomi si spostano nei prolungamenti
  • La melanina viene trasferita ai cheratinociti
  • Protegge le cellule dai raggi UV (UVA e UVB)
La melanina agisce come un filtro naturale per la pelle.
Schema del processo di melanogenesi. Mostra un melanocita stellato nello strato basale con prolungamenti. I melanosomi trasportano la melanina verso i cheratinociti circostanti. Freccie indicano il movimento della melanina dai melanosomi, attraverso i prolungamenti, fino alle cellule dell'epidermide. Il sole attiva il processo.
Figura: il processo di melanogenesi. La melanina si forma nei melanociti e viene trasferita alle cellule vicine per proteggere la pelle dal sole.

Il derma

Il derma è lo strato sotto l’epidermide. È fatto di tessuto connettivo forte ed elastico. Ha uno spessore di 1-2 mm. Svolge molte funzioni:
  • Sostiene la pelle
  • La mantiene elastica e resistente
  • La nutre attraverso i vasi sanguigni
Nel derma ci sono:
  • Vasi sanguigni e linfatici
  • Nervi
  • Follicoli dei peli
  • Ghiandole sebacee e sudoripare
Il derma ha tre strati:

1) Derma papillare (superficiale)

È lo strato più vicino all’epidermide. Ha delle piccole sporgenze: le papille dermiche. Si incastrano con l’epidermide e formano le creste cutanee (visibili sui polpastrelli). Servono a migliorare lo scambio di sostanze tra derma ed epidermide. È fatto di tessuto connettivo lasso con:
  • Fibre sottili di collagene
  • Molta sostanza fondamentale (liquido)
  • Tanti fibroblasti
  • Recettori del tatto (corpuscoli di Meissner) e del freddo (di Krause)
Ha pochi vasi sanguigni.

2) Derma medio (corion)

Strato intermedio. Ha meno sostanza fondamentale del derma papillare. Contiene:
  • Vasi sanguigni più grandi
  • Fasci di fibre reticolari
  • Altri recettori sensitivi

3) Derma reticolare (profondo)

È lo strato più spesso: forma l’80% del derma. È molto resistente, grazie a:
  • Fibre forti di collagene
  • Fibre elastiche (elastina)
Ha tanti vasi sanguigni di grosso calibro. Ci sono anche terminazioni nervose sensibili. In questo strato si trovano i corpuscoli:
  • Di Ruffini: sentono il caldo
  • Di Pacini: sentono la pressione
Il derma profondo dà forza ed elasticità alla pelle. Aiuta anche a percepire il calore e la pressione grazie ai recettori presenti.

Cellule del derma

Nel derma ci sono diversi tipi di cellule. I fibroblasti producono le fibre e la sostanza che tengono insieme il tessuto. Gli altri tipi di cellule difendono la pelle da germi e sostanze estranee.

1) Fibroblasti

Sono le cellule più numerose del derma. Hanno forma stellata. Producono:
  • Fibre di collagene ed elastina
  • Sostanza fondamentale (es. acido ialuronico)
Queste sostanze danno forza ed elasticità alla pelle.

2) Cellule di origine ematica

Sono globuli bianchi che entrano nel derma quando c’è un’infezione o un’infiammazione. Portano nel derma:
  • Granulociti
  • Linfociti
Aiutano a combattere i germi.

3) Plasmacellule

Producono anticorpi. Gli anticorpi riconoscono e neutralizzano i germi.

4) Macrofagi

Sono globuli bianchi che “mangiano” batteri, cellule morte e sostanze estranee. Sono molto importanti per la difesa del corpo.

5) Mastociti

Sono cellule di difesa, come sentinelle. Riconoscono batteri e sostanze estranee. Quando trovano un pericolo, avviano la risposta infiammatoria. Plasmacellule, macrofagi e mastociti fanno parte del sistema immunitario.
Schema delle cellule del derma. Mostra: fibroblasti (stellati), globuli bianchi in arrivo dai vasi sanguigni, plasmacellule, macrofagi e mastociti. Freccie indicano il movimento delle cellule immunitarie verso aree di infezione o infiammazione. Il derma contiene anche fibre di collagene ed elastina.
Figura: le cellule principali del derma. I fibroblasti producono la struttura del tessuto. Le altre cellule difendono la pelle dagli agenti esterni.
Schema delle fibre del derma. Mostra fasci di fibre di collagene (spesse e resistenti) e fibre di elastina (sottili e flessibili). Le fibre di collagene danno forza, quelle elastiche permettono alla pelle di tornare alla forma dopo essere stata stirata.
Figura: le fibre del derma – collagene ed elastina.

Le fibre

Nel derma ci sono due tipi principali di fibre: di collagene ed elastiche.

Fibre di collagene

Sono le più abbondanti. Formano il 70% delle proteine della pelle. Sono molto forti e resistenti. Danno sostegno al derma e lo proteggono dagli strappi. Nel derma superficiale ci sono anche fibre di collagene più sottili: si chiamano fibre reticolari.

Fibre elastiche

Sono poche: solo il 2% delle proteine della pelle. Sono fatte di una sostanza chiamata elastina. Danno elasticità alla pelle. Le permettono di:
  • Muoversi con le espressioni del viso
  • Tornare alla forma dopo essere stata stirata
  • Adattarsi ai cambiamenti del corpo nel tempo
Collagene ed elastina lavorano insieme: uno dà forza, l’altro elasticità.

La sostanza fondamentale

Le cellule e le fibre del derma sono immerse in una sostanza gelatinosa. Si chiama sostanza fondamentale o matrice. È prodotta dai fibroblasti. Dà flessibilità e plasticità alla pelle. È fatta soprattutto di:
  • Acqua – in grande quantità
  • Glucosio, sali, vitamine e ioni – sostanze utili per le cellule
  • Glicosamminoglicani (GAG) – tra cui l’acido ialuronico, il più abbondante
I GAG sono lunghe catene di zuccheri. Hanno una caratteristica importante: Trattengono tanta acqua. Formano un gel simile a una spugna bagnata. Nel gel:
  • Le molecole di GAG sono la fase dispersa (la rete)
  • L’acqua è la fase disperdente (riempie gli spazi)
Questo gel occupa quasi tutto lo spazio tra le cellule del derma. È molto importante perché:
  • Mantiene la pelle idratata
  • La rende soda e piena (turgore cutaneo)
  • Protegge le cellule
  • Aiuta a scambiare sostanze utili
Schema dell'ipoderma (o sottocute). Mostra uno strato spesso di tessuto adiposo formato da adipociti (cellule grasse) disposti in gruppi. Presenti vasi sanguigni, nervi e fibre connettive che collegano il derma al tessuto sottostante. L'ipoderma agisce da cuscinetto protettivo e riserva energetica.
Figura: struttura dell’ipoderma, detto anche sottocute.
L’ipoderma è lo strato più profondo della pelle. Si trova sotto il derma. È anche chiamato sottocute. È formato soprattutto da tessuto adiposo. Le cellule grasse si chiamano adipociti. Ha diverse funzioni importanti:
  • Protegge: fa da cuscinetto contro urti e traumi
  • Isola: mantiene il calore del corpo
  • Immagazzina energia: gli adipociti conservano i grassi
  • Collega: tiene unita la pelle ai tessuti sottostanti (muscoli e ossa)
Nell’ipoderma ci sono anche:
  • Vasi sanguigni
  • Nervi
  • Fibre connettive
Lo spessore dell’ipoderma varia da persona a persona. Dipende da età, sesso, alimentazione e genetica.

L’ipoderma

L’ipoderma è lo strato più profondo della pelle. Si trova sotto il derma. Va fino al tessuto che riveste i muscoli. È fatto di tessuto connettivo adiposo, ricco di cellule grasse: gli adipociti. Tra gli adipociti ci sono:
  • Fibre di collagene
  • Vasi sanguigni e linfatici
  • Nervi
  • Ghiandole sudoripare
  • Follicoli piliferi

Funzioni dell’ipoderma

  • Riserva di energia: gli adipociti immagazzinano grassi utili quando il corpo ha bisogno
  • Protezione meccanica: fa da ammortizzatore contro urti e traumi
  • Isolamento termico: mantiene il calore del corpo
  • Modellamento del corpo: dà forma e aspetto estetico
I grassi dentro gli adipociti sono soprattutto:
  • Acido oleico
  • Acido palmico
  • Acido linoleico
  • Acido stearico
  • Colesterolo e pigmenti gialli

Due tipi di tessuto adiposo

Confronto tra tessuto adiposo bianco e bruno. Il bianco ha una grande goccia di grasso e nucleo schiacciato ai margini. Il bruno ha tante piccole gocce e nucleo centrale. Il tessuto bruno è più ricco di mitocondri e vascolarizzazione.
Figura: confronto tra tessuto adiposo bianco e bruno.

1) Tessuto adiposo bianco

È il più comune. Rappresenta quasi tutto il grasso di riserva nel corpo. Caratteristiche:
  • Una grande goccia di grasso dentro la cellula
  • Nucleo schiacciato ai margini
  • Colore giallognolo (per i carotenoidi)
Funzione principale: riserva energetica.

2) Tessuto adiposo bruno

Il tessuto adiposo bruno ha tante piccole gocce di grasso dentro la cellula. Il nucleo è al centro. È ricco di mitocondri, che sono le “centrali energetiche” delle cellule. Ha anche tanti vasi sanguigni. La sua funzione principale è produrre calore. Aiuta a mantenere la temperatura del corpo. È molto presente in:
  • Neonati
  • Mammiferi che vanno in letargo (es. orsi)
Nei neonati si trova soprattutto:
  • Nella zona ascellare
  • Tra le scapole (zona interscapolare)
Crescendo, gran parte del tessuto bruno si trasforma in tessuto bianco. Negli adulti, il tessuto bruno è presente solo in piccole quantità. Forma piccole isole tra le cellule di grasso bianco. Non esistono depositi puri di un solo tipo. I tessuti adiposi sono sempre misti. La percentuale dipende da dove si trova nel corpo.

La rete nervosa cutanea

La pelle sente grazie a una fitta rete di nervi. Contiene tanti recettori specializzati. Captano stimoli diversi e li mandano al cervello. Il cervello li trasforma in sensazioni come:
  • Tatto
  • Pressione
  • Caldo e freddo
  • Dolore
Ogni recettore risponde a un tipo diverso di stimolo.
Schema delle terminazioni nervose nella pelle. Mostra diversi tipi di recettori: corpuscoli di Meissner (tatto), di Pacini (pressione), di Ruffini (caldo), di Krause (freddo), e terminazioni libere (dolore). Sono distribuiti nel derma e nell'ipoderma.
Figura: i principali recettori nervosi presenti nella pelle.

I principali recettori cutanei

  • Meccanocettori : sentono il tatto, la pressione e le vibrazioni
  • Termocettori : rispondono al caldo e al freddo
  • Nocicettori : avvertono il dolore
  • Chimiocettori : reagiscono a sostanze chimiche (es. irritanti)
I recettori non sono distribuiti in modo uguale su tutto il corpo. Sono più numerosi nelle zone più sensibili, come:
  • Mani
  • Piedi
  • Labbra
  • Viso
In queste aree, la pelle è più ricca di terminazioni nervose. Per questo sentiamo meglio il tatto e le variazioni di temperatura.

I principali recettori cutanei

Schema dei principali recettori nervosi nella pelle. Mostra: corpuscolo di Pacini (derma profondo, pressione), di Ruffini (caldo), di Krause (freddo), di Meissner (tatto nei polpastrelli), di Merkel (tatto prolungato), e terminazioni nervose libere (dolore, temperatura, stiramento).
Figura: i principali recettori nervosi della pelle e dove si trovano.
Ecco i principali recettori della pelle e cosa sentono:

Corpuscolo di Pacini

  • Risponde a pressione e vibrazioni forti
  • Si trova nel derma profondo e nell’ipoderma

Corpuscolo di Ruffini

  • Sente il caldo e la pressione prolungata
  • Si trova nel derma profondo

Corpuscolo di Krause

  • Sente il freddo
  • Si trova nel derma superficiale

Corpuscolo di Meissner

  • Rileva il tatto leggero e le vibrazioni lente
  • Sente le irregolarità delle superfici
  • Si trova nei polpastrelli e nella lingua

Corpuscolo di Merkel

  • Sente il tatto prolungato e la pressione leggera
  • Si trova nell’epidermide

Terminazioni nervose libere

  • Sentono il dolore
  • Rilevano temperatura (caldo/freddo)
  • Sensibili a stiramento e irritazioni

Annessi cutanei

Gli annessi cutanei sono strutture collegate alla pelle. Aiutano la pelle a svolgere le sue funzioni. Gli annessi principali sono:
  • Ghiandole sudoripare
  • Ghiandole sebacee
  • Ghiandole mammarie
  • Unghie
  • Peli e capelli

Ghiandole

Le ghiandole sono organi che producono sostanze utili. Le rilasciano attraverso un processo chiamato secrezione.

Ghiandole sudoripare

Sono presenti in tutta la pelle. Hanno due funzioni principali:
  • Regolare la temperatura del corpo
  • Eliminare sostanze in eccesso (come sali)
Ogni ghiandola sudoripara ha due parti:
  • Parte secernente
  • Dotto escretore

Parte secernente

È la parte che produce il sudore. È formata da un tubicino arrotolato. Si chiama glomerulo.

Dotto escretore

È un sottile tubicino che parte dal glomerulo. Porta il sudore in superficie, sulla pelle.

Cos’è il sudore?

Il sudore è un liquido chiaro e acquoso. È composto per lo più di:
  • Acqua (99%)
L’1% rimanente contiene:
  • Sali (organici e inorganici)
  • Vitamina C
  • Anticorpi
  • Tracce di urea e ammoniaca
  • Zuccheri

A cosa serve il sudore?

  • Termoregolazione: mantiene la temperatura del corpo costante
  • Elimina tossine: aiuta a depurare l’organismo
  • Mantiene il pH acido della pelle: protegge dai batteri

Chi controlla la produzione del sudore?

Il sistema nervoso autonomo regola il sudore. In particolare, è il sistema simpatico a occuparsene. Il corpo produce sudore quando:
  • Fa caldo
  • Si fa attività fisica
  • Si prova stress o emozioni forti
Il sudore esce sempre, anche se non lo notiamo. In un giorno, si producono circa 1 litro. Con caldo intenso, paura o sforzo fisico, la quantità aumenta.
Confronto tra ghiandole eccrine e apocrine. Le eccrine sono diffuse su tutta la pelle e collegano direttamente al poro. Le apocrine sono vicine ai peli, nei follicoli, e si trovano in ascelle e zona pubica. Producono un sudore più denso, che i batteri trasformano in odore.
Figura: i due tipi di ghiandole sudoripare – eccrine e apocrine.

Due tipi di ghiandole sudoripare

1) Ghiandole eccrine

  • Sono presenti su tutta la pelle
  • Sono più numerose in: fronte, ascelle, palmo delle mani, pianta dei piedi
  • Hanno un dotto che va direttamente al poro sulla superficie
  • Producono sudore chiaro e acquoso
  • Servono a rinfrescare il corpo

2) Ghiandole apocrine

  • Sono collegate ai follicoli piliferi
  • Si trovano solo in: ascelle e zona pubica
  • Il loro dotto termina nel follicolo del pelo
  • Producono un liquido più denso, a volte lattiginoso o giallastro
  • Contengono grassi e proteine
  • Iniziano a funzionare in pubertà
  • Sono regolate dagli ormoni sessuali
  • Producono feromoni: sostanze che trasmettono segnali emozionali e sessuali
Le ghiandole apocrine non servono a rinfrescare il corpo. Il loro ruolo è legato alla comunicazione tra persone, attraverso segnali chimici.

Alterazioni delle ghiandole sudoripare

A volte le ghiandole sudoripare producono troppo o troppo poco sudore. Questi cambiamenti si chiamano alterazioni.

Iperidrosi

  • Le ghiandole producono troppo sudore (sudore eccrino)
  • Sono troppo reattive agli stimoli del cervello
  • Colpisce soprattutto: palmo delle mani e pianta dei piedi
  • Spesso si associa a unghie fragili o che si staccano (onicolisi)

Bromidrosi

  • Le ghiandole apocrine producono troppo sudore
  • Il sudore viene attaccato dai batteri sulla pelle
  • Questo causa un odore forte e sgradevole

Oligoidrosi

  • La pelle produce meno sudore del normale
  • Non è una malattia congenita
Differenza con anidrosi:
  • Anidrosi: mancanza totale delle ghiandole sudoripare (presente dalla nascita)

Ghiandole sebacee

Le ghiandole sebacee sono presenti su quasi tutta la pelle. Non ci sono solo nelle zone dei palmi delle mani e delle piante dei piedi. Sono più numerose e grandi in alcune zone, dette seborroiche:
  • Cuoio capelluto
  • Viso: fronte, naso, mento
Si trovano nel derma. Sono collegate al follicolo pilifero, vicino al muscolo erettore del pelo. Quando il muscolo si contrae, il sebo viene espulso.

Produzione del sebo

Le ghiandole producono una sostanza grassa chiamata sebo. Questa attività è controllata da:
  • Fattori costituzionali (caratteristiche del corpo)
  • Ormoni
Androgeni: aumentano la produzione di sebo Estrogeni: riducono la produzione di sebo Il sebo protegge la pelle e i capelli. Li mantiene idratati e li difende dagli agenti esterni.

Il sebo e il film idrolipidico

Il sebo è prodotto dalle ghiandole sebacee. Mantiene la pelle idratata e protetta.

Di cosa è fatto il sebo?

È una sostanza grassa, oleosa e viscosa. È composto da:
  • Trigliceridi
  • Acidi grassi (saturi e insaturi)
  • Cere
  • Colesterolo

A cosa serve il sebo?

  • Emolliente: ammorbidisce la pelle
  • Lubrificante: riduce l’attrito
  • Idratante: trattiene l’acqua
  • Protettivo: forma una barriera
  • Antimicrobico: difende dai batteri

Film idrolipidico di superficie

Il sebo arriva in superficie attraverso il dotto pilo-sebaceo. Lì si mescola con il sudore. Forma una pellicola sottile e untuosa: il film idrolipidico. Questo film:
  • Riveste la pelle e i capelli
  • Protegge da microbi e agenti esterni
  • Mantiene l’equilibrio della barriera cutanea
Un equilibrio giusto tra sebo e sudore è molto importante. Se il film è troppo presente:
  • Sui capelli: dà senso di sporco
  • Rende difficile pettinarli
  • Può ostruire i follicoli

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