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APPARATO RESPIRATORIO

La respirazione

La respirazione è un processo complesso che permette al corpo di prendere ossigeno e buttare fuori anidride carbonica.
Comprende questi passaggi principali:
  1. L’aria entra dal naso o dalla bocca e arriva ai polmoni, fino agli alveoli.
  2. L’ossigeno passa dagli alveoli al sangue.
  3. Il sangue trasporta l’ossigeno in tutto il corpo.
  4. Le cellule usano l’ossigeno per vivere e funzionare.
  5. Le cellule producono anidride carbonica come scarto.
  6. Il sangue porta l’anidride carbonica ai polmoni.
  7. L’anidride carbonica passa dal sangue agli alveoli.
  8. L’aria con l’anidride carbonica viene espulsa fuori (espirazione).
In sintesi: inspiriamo ossigeno, lo usiamo, ed espiriamo anidride carbonica.
Usare l’ossigeno e produrre anidride carbonica si chiama “respirazione cellulare”.
Questo processo non viene approfondito qui.

Organi dell’apparato respiratorio

I principali organi sono:
  • I polmoni
  • Le vie respiratorie
Le vie respiratorie partono dal naso e arrivano ai polmoni. Alla fine ci sono gli alveoli polmonari, piccole sacche dove avviene lo scambio di gas. Negli alveoli:
  • L’ossigeno passa dall’aria al sangue.
  • L’anidride carbonica passa dal sangue all’aria.
Gli alveoli sono ricoperti da tanti capillari sanguigni. Questo permette uno scambio veloce e continuo.

Come l’aria viene preparata

L’aria che respiriamo deve essere:
  • Pulita (senza polvere)
  • Calda (vicina alla temperatura del corpo)
  • Umidificata
  • Con composizione costante
Durante il percorso, le vie respiratorie:
  • Puliscono l’aria
  • La riscaldano
  • La umidificano
I movimenti respiratori aiutano a correggere eventuali problemi.

Il percorso dell’aria

  1. Naso: l’aria entra dalle narici. I muscoli possono aprirle o chiuderle.
  2. Cavità nasale: la mucosa respiratoria pulisce l’aria. Le cellule hanno delle ciglia che muovono la polvere verso l’esterno. Il sangue caldo nelle pareti riscalda l’aria.
  3. Faringe: collega naso e bocca a laringe e trachea. È un punto comune per aria e cibo.

Frequenza del respiro

In un adulto sano, il respiro è di circa 16 atti al minuto. Ci sono differenze tra le persone:
  • Nelle donne: leggermente meno di 16.
  • Nei neonati: molto più veloce, circa 60-70 al minuto.
  • Durante lo sforzo: il respiro aumenta.
  • Negli atleti: il respiro può essere più frequente per il consumo di ossigeno.
  • In chi ha sovrappeso: il respiro è spesso più lento o affannoso.

Come viene controllata la respirazione

La respirazione è controllata da un’area nel cervello chiamata centro respiratorio. Si trova nel bulbo (parte bassa del cervello). Questo centro manda segnali ai muscoli che servono per respirare:
  • I segnali partono dal bulbo.
  • Passano attraverso il midollo spinale.
  • Arrivano ai muscoli del diaframma e delle costole.
  • Questi muscoli si contraggono → inizia l’inspirazione.
Il centro respiratorio attivo solo nell’inspirazione. L’espirazione, invece, è un movimento passivo: i muscoli si rilassano e il torace si restringe.

Cosa regola il centro respiratorio?

Il centro respiratorio riceve informazioni da diverse parti del corpo. È influenzato da:
  1. Stato dei polmoni: Quando i polmoni si svuotano, mandano un segnale che attiva nuovamente l’inspirazione.
  2. Anidride carbonica nel sangue: Il centro respiratorio funziona bene solo se c’è la giusta quantità di CO₂.
    • Se la CO₂ aumenta → il respiro accelera.
    • Se la CO₂ nell’aria supera il 9% → il centro si blocca e la respirazione è disturbata.
  3. Livello di ossigeno nel sangue: Se l’ossigeno scende troppo, dei recettori speciali lo rilevano. Mandano un segnale al centro respiratorio, che aumenta la frequenza del respiro.

Un meccanismo di sicurezza: il riflesso di Hering-Breuer

C’è un sistema che evita di inspirare troppo. Nei polmoni ci sono dei recettori di pressione. Si attivano man mano che i polmoni si riempiono. Quando sono stimolati:
  • Mandano un segnale al bulbo attraverso il nervo vago.
  • Il centro respiratorio viene inibito.
  • L’inspirazione si ferma.
  • Inizia automaticamente l’espirazione.
Questo meccanismo protegge i polmoni da un’eccessiva espansione. Attenzione: pneumotorace e terapia Se il pneumotorace (aria nella cavità pleurica) colpisce un solo lato, il corpo può sopportarlo abbastanza bene. Anzi, in passato si usava come trattamento per la tubercolosi. Si chiamava pneumotorace artificiale: si introduceva aria apposta per far riposare il polmone malato e ridurre il suo sforzo. La respirazione è un processo automatico, ma controllato con precisione. Il corpo regola il respiro in base a ossigeno, anidride carbonica e segnali dai polmoni, per mantenere l’equilibrio interno e garantire la sopravvivenza.
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